Parliamo con: Robert Lehnshak, tirocinio in meccanico d’auto, diagnosta, lavora per Schindler dal febbraio 2012.
Un collega mi ha parlato molto bene del suo datore di lavoro e del suo ambiente lavorativo. Lavorava come installatore alla Schindler ed era entusiasta del rispetto e della lealtà all’interno dell’azienda. Il lavoro di meccanico d’auto non mi appagava più del tutto e volevo intraprendere una nuova strada. Per questo mi sono candidato alla Schindler.
Essendo stato assunto in un settore diverso da quello in cui mi sono formato, il primo mese ho lavorato affiancando un installatore. Successivamente ho preso parte a un Lift Camp di due mesi, dove ho imparato praticamente tutto quello di cui avrebbe bisogno un installatore di ascensori Schindler. Ho potuto poi lavorare autonomamente in cantiere dove sono stato assistito da personale qualificato. Tre anni fa mi è stato chiesto se ero interessato ad occuparmi della formazione del personale appena assunto. Da allora sono un formatore di montaggio sul campo.
Il rapporto interpersonale. Formando gli apprendisti ho sviluppato una certa sensibilità per il prossimo, posso solo trarne vantaggio. Inoltre la mia attività di diagnosta mi aiuta molto nella ricerca di guasti elettrici.
Mi motiva vedere la forte applicazione dei nuovi arrivati, il loro studio e come crescono all’interno dell’azienda. Un’ulteriore stimolo è poi rappresentato dal lavoro stesso, per me avvincente, e dalla possibilità che mi offre di intraprendere nuove sfide ogni giorno. Lavoriamo con tecniche innovative, diversi prodotti e produttori. Ciò presuppone usare la testa, riflettere.
Tra noi montatori il rapporto è collegiale, quasi amichevole. I superiori sono rispettosi e leali nei nostri confronti, ci supportano. In caso di ulteriori aggiornamenti possiamo contare sul supporto della Schindler anche dal punto di vista finanziario. E se dovessero insorgere dei problemi personali, la Schindler ci dà una mano e ci aiuta a trovare insieme una soluzione.